Pino Settanni – Ritratti in nero con oggetto


RITRATTI IN NERO CON OGGETTO

Nella sua quarta edizione, il Salone della Cultura rende quindi omaggio a uno dei maestri della fotografia italiana con una mostra di 30 ritratti originali, provenienti dall’Istituto Luce, che saranno allestiti negli spazi di Superstudio Più nei giorni della manifestazione (23-24 gennaio).

Dall’amore per la fotografia nato negli anni in cui, da ragazzo, lavorava all’Italsider di Taranto, al casuale quanto profetico incontro nel 1977 con Renato Guttuso, di cui diviene assistente e fotografo personale, la lunga esperienza artistica di Pino Settanni è guidata da un interesse curioso quanto instancabile verso l’animo umano e l’energia del colore.

Ma è del 1987, con il trasferimento a Roma nello studio di via Ripetta, l’idea di creare un’imponente e prestigiosa galleria fotografica di grandi artisti. Sono i Ritratti in nero, 77 scatti di protagonisti della cultura e dello spettacolo italiani del tempo raccolti nel 1989 nel libro fotografico Ritratti in nero con oggetto (Pieraldo Editore).

Da Moravia a Morandi, da Mastroianni a Wertmuller, da Benigni a Troisi, e ancora Morricone, Maraini e Verdone: Settanni li invita nel suo studio, rigorosamente e immancabilmente vestiti di nero e accompagnati da un oggetto per loro particolarmente prezioso o significativo. Il pubblico si troverà quindi di fronte un giovane Gianni Morandi con un pallone da calcio, Lilli Gruber con il suo mappamondo, Sergio Leone e un orologio da taschino, Dacia Maraini con un vaso da notte…Settanni ricerca la complicità emotiva con i suoi personaggi, li “costringe” a un gioco teatrale fatto di nero, di buio e di tocchi di colore, di sguardi, di espressioni e di pose conquistate con cura.

l ritratti vengono completati da un testo autografo che motiva la scelta dell’oggetto “feticcio”: grafia e immagine, oggetto e soggetto si fondono, a svelare all’obiettivo di Settanni la propria personalità ed emotività attraverso un solo particolare, un attimo, un travestimento o una maschera.

Ritratto di Gianni Morandi – opera di Sergio Cereda



Pino Settanni

Definito “pittore con la macchina fotografica” e “cannibale della retina”, Pino Settanni (Grottaglie, 1949-2010) è uno degli artisti che più hanno saputo farsi espressione del proprio tempo. Cesare De Seta ha scritto di lui: «non è un fotografo e non è un pittore: mi sembra piuttosto un manipolatore di forme, che piega il mezzo con una straordinaria destrezza al fine che persegue».


Ritratto di Camilla Cederna – opera di Sergio Cereda


“La cultura è la salvezza dell’essere umano.
Se fare cultura costa in tutti i termini,
il non fare cultura costa molto, ma molto di più”

– Matteo Luteriani