Il porto dell’amore – Rivolta e poesia di Fiume dannunziana


RIVOLTA E POESIA DI FIUME DANNUNZIANA.

“Il porto dell’amore” è Fiume tra il 12 settembre del 1919 e il Natale di sangue del 1920. Così Giovanni Comisso titola la sua opera prima, la cronaca lirica della propria esperienza: “Tu devi sapere che sei giunto in una città pericolosa per i tuoi giovani anni. Qui si fa senza alcun ritegno tutto ciò che si vuole. Le forme di vita più basse e più elevate qui s’alternano non altrimenti che la luce e le tenebre…” (Giovanni Comisso, Il Porto dell’amore, Treviso, Vianello, 1924; pag. 12).

La mostra è costituita da una scelta di documenti originali provenienti dalla collezione dell’Arengario Studio Bibliografico: volantini, giornali, fotografie, cartoline e cimeli che documentano in ordine cronologico alcuni momenti particolarmente significativi dell’impresa, dal suo primo annuncio sulla Gazzetta di Venezia del 12 settembre 1919 fino a una enigmatica lettera che Guido Keller indirizza a D’Annunzio nel maggio del 1922, in cui pare tradita una lunga amicizia e non solo il sogno di una rivoluzione.



Francobolli dannunziani


Crediti: L’Arengario Studio Bibliografico


“La cultura è la salvezza dell’essere umano.
Se fare cultura costa in tutti i termini,
il non fare cultura costa molto, ma molto di più”

– Matteo Luteriani